Per realizzare un desiderio o per affrontare una spesa improvvisa, non sempre si ha la liquidità necessaria: in questo caso si può valutare di chiedere un prestito.
La richiesta di liquidità viene solitamente inoltrata alle banche che erogano l’importo desiderato entro pochi giorni, dopo un controllo dei documenti personali e reddituali del cliente.
In questo articolo analizzeremo nel dettaglio come funziona un prestito, quali sono le diverse tipologie e soprattutto a quali aspetti prestare attenzione quando ci si trova in questa situazione.
Come funziona un prestito personale e quando richiederne uno
Il prestito è una forma di finanziamento che permette al richiedente di ottenere da una banca una somma di denaro, da restituire in rate mensili.
Il prestito può essere richiesto da qualsiasi cittadino italiano, comunitario o extracomunitario presso una banca o una società finanziaria e può avere un importo variabile in base alle proprie esigenze.
Quando si richiede un prestito, la banca verifica la solidità del cliente e se approva la richiesta procede alla stesura del piano di ammortamento: importo della rata, durata del rimborso, spese per la gestione. Nel piano di ammortamento vengono specificate anche le caratteristiche delle rate mensili, che sono composte da una quota capitale e una quota interessi, cioè si conoscono gli importi dovuti all’istituto di credito per quanto riguarda gli interessi applicati e quelli sull’importo erogato. Quando si stipula un prestito, è opportuno conoscere tutte le condizioni contrattuali, come il tasso di interesse applicato, le spese per la gestione della pratica e il pagamento delle rate e quelle aggiuntive, se si stipula una polizza assicurativa.
Il prestito può essere richiesto quando si ha la necessità di acquistare un bene e non si ha liquidità o quando sopravviene una spesa non preventivata e si è impossibilitati a pagare. In molti casi, il prestito viene richiesto per iniziare una nuova attività imprenditoriale o per sostenere le spese per la formazione universitaria, ma anche se si affrontano spese mediche improvvise e molto costose.
Tipologie di prestito personale
Se si decide di richiedere un prestito bisogna sapere che esistono diverse tipologie, che cambiano in base alla destinazione delle somme erogate o alla modalità di restituzione, vediamo insieme quali sono:
- Il prestito personale è la forma più comune e consiste nell’erogazione di liquidità senza specificare per quale finalità si intendono investire le somme ottenute. Questo prestito può essere a tasso fisso o variabile, mentre la modalità di restituzione consiste sempre nella rata mensile.
- Il prestito finalizzato è invece la scelta obbligata se si vuole acquistare un determinato bene a rate (macchina, vacanze, arredi, ecc.) e solitamente viene stipulato tra una finanziaria e il cliente.
- Il prestito fiduciario è una particolare forma di finanziamento che viene concesso ad alcune categorie di lavoratori come dipendenti pubblici, pensionati che dimostrano di avere una buona capacità economica.
- Il prestito con cessione del quinto invece consiste nel prelievo automatico di un quinto dello stipendio o della pensione per rimborsare il finanziamento ottenuto ed è solitamente riservato ai dipendenti pubblici.
Quali documenti si devono presentare per ottenere un prestito personale?
Per richiedere un prestito personale presso una banca o una società finanziaria è obbligatorio presentare alcuni documenti, altrimenti la domanda sarà immediatamente rifiutata. Le banche chiedono di presentare alcuni documenti personali e altri reddituali, per verificare che il cliente possa essere in grado di restituire le somme liquidate. Per quanto riguarda i documenti personali bisogna presentare:
- documento di identità valido;
- codice fiscale;
- attestazione di regolarità di soggiorno o permesso di soggiorno per i cittadini stranieri (qui approfondiamo i prestiti per stranieri).
Oltre ai documenti personali, il richiedente deve presentare i documenti che attestino la sua capacità reddituale:
- busta paga per i dipendenti;
- cedolino pensione per i pensionati;
- dichiarazione dei redditi per i lavoratori autonomi;
- documentazione relativa ad altri prestiti in corso.
Dopo aver presentato tutta la documentazione necessaria, la banca decide se accettare il prestito e in seguito versa le somme richieste sul conto corrente del cliente.
Cosa succede se salti il pagamento di una rata?
Quando si sottoscrive un prestito, non sempre si hanno le possibilità economiche di pagare con regolarità le rate mensili e può capitare di saltare un versamento.
Se si salta il pagamento di una singola rata, la banca applica una mora, cioè un interesse aggiuntivo che parte dal primo giorno di scadenza della rata, diventando una spesa ulteriore per il debitore.
Quando si saltano più rate o si paga continuamente in ritardo, la banca può richiedere la risoluzione del contratto di prestito e rivalersi sui beni del cliente con confische e pignoramenti, se non si riescono a prelevare le somme erogate tramite il conto corrente.
Chi salta o ritarda il pagamento di diverse rate, può essere anche iscritto nella lista dei cattivi pagatori del CRIF e avere problemi in futuro per la richiesta di nuovi prestiti. Alcuni istituti stipulano prestiti dove è possibile saltare una singola rata, quindi al momento della sottoscrizione è opportuno verificare se è possibile attivare questa opzione, per non rischiare di pagare la mora.
Qual è la differenza tra prestito personale e finanziamento?
Quando si parla di prestito, si è soliti utilizzare anche un altro termine, finanziamento, ma è opportuno sottolineare che sono due tipologie diverse e che hanno in comune solo l’erogazione di una somma di denaro da parte di una banca o di una società finanziaria.
Il prestito viene richiesto per ottenere liquidità senza nessun vincolo, ad esempio potrà essere impiegato per l’acquisto di una vacanza o per affrontare le spese quotidiane e non è necessario specificare al momento della richiesta per cosa servirà.
Il finanziamento ha invece come scopo l’acquisto di un determinato bene come una moto, degli elettrodomestici o un master universitario, quindi deve essere utilizzato esclusivamente per il fine predeterminato.
La scelta tra prestito e finanziamento dipende esclusivamente dal richiedente, che opterà per quello più conveniente in base al tasso di interesse, alla durata e all’importo della rata.
Si può ottenere un prestito con altri prestiti in corso?
Se si ha la necessità di ottenere ulteriore liquidità si può richiedere un altro prestito, anche se si ha già un finanziamento in corso.
Le banche, prima di concedere ulteriori prestiti, eseguono dei controlli per verificare che il cliente paghi regolarmente le rate del primo prestito e non è inserito nella lista dei cattivi pagatori del CRIF. Oltre al controllo dell’affidabilità del cliente, gli istituti di credito analizzano la situazione economica per avere la certezza che il richiedente sia in grado di pagare sia le rate del primo prestito che di quello aggiuntivo.
Se si ha già un prestito, il nuovo finanziamento avrà dei limiti di spesa, sempre se non si sceglie la cessione del quinto o la formula del consolidamento debiti, che consentono di ottenere maggiore liquidità.
Quanto tempo ci vuole per l’approvazione di un prestito?
Quando si inoltra la richiesta per un prestito, bisogna attendere l’approvazione dalla banca e solo in seguito si avrò l’erogazione delle somme richieste sul proprio conto corrente. I tempi per l’approvazione di un prestito sono abbastanza veloci, circa 5-7 giorni, ma dipende dalla solidità del richiedente e dall’istituto di credito.
Per prestiti veloci richiesti online, si potrà ottenere l’approvazione anche in 24-48 ore, mentre per quelli che prevedono somme ingenti e un piano di ammortamento molto lungo, l’accettazione potrà richiedere diverse settimane.
Per alcuni prestiti INPS o Poste Italiane, i tempi di accettazione e di erogazione sono abbastanza lunghi, circa 45-60 giorni, dipende dalla tipologia di finanziamento scelta e dalla situazione reddituale del cliente.
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