Come gestire i soldi in coppia: 5 consigli utili

Gestire in maniera oculata le proprie finanze è un compito arduo per molti. Se a gestire il portafoglio e il conto in banca sono due persone diverse, la sfida è ancora più dura. Non è un mistero che i soldi sono uno dei principali motivi di contrasto all’interno di una coppia, soprattutto se i due partner hanno abitudini di spesa molto differenti. Eppure, trovare la quadra nella gestione dei soldi è un requisito indispensabile per far funzionare il vostro rapporto.

Trovare il giusto equilibrio e ritagliarsi una certa solidità finanziaria, infatti, vi permetterà di evitare molte discussioni e di affrontare serenamente le spese impreviste che, inevitabilmente, sorgeranno durante la vita di coppia.

In questa guida abbiamo raccolto i 5 consigli fondamentali per gestire i soldi in coppia senza conflitti e dissapori: come vedrete, si tratta di un’alchimia complessa che richiede pianificazione, comunicazione e sincerità tra i partner.

Calcolare il reddito mensile e le entrate nette del nucleo famigliare

Quando si diventa una famiglia, non ha più senso ragionare in termini di “mio” e “tuo”. Ogni bene, incluso il reddito, diventa una proprietà condivisa tra i due partner. Gli stipendi e le entrate delle due metà della coppia devono essere sommati tra loro, per ricavare il reddito mensile del nucleo familiare. Questo calcolo è semplice se entrambi i partner sono lavoratori dipendenti con una retribuzione stabile: sarà infatti sufficiente sommare gli importi netti percepiti. Se invece i partner (o anche solo uno di essi) sono liberi professionisti o hanno un reddito irregolare, il computo del reddito mensile sarà un po’ più complesso. In questi casi, è consigliabile fare una media delle entrate degli ultimi 3 mesi o, meglio ancora, dell’ultimo anno.
Una volta determinato il reddito familiare mensile, bisogna scorporare da esso le spese ricorrenti e inevitabili: mutuo o affitto, bollette, rate di eventuali finanziamenti. In questo modo si otterrà una stima delle entrate nette della coppia, un dato indispensabile per definire il budget a disposizione per le spese familiari.

Decidete quali spese possono essere ridimensionate

Nel costruirsi una vita insieme, spesso bisogna integrare stili di vita diversi, trovando un equilibrio che soddisfi entrambi i partner. Questo è vero anche dal punto di vista finanziario: una discussione approfondita e (si spera) pacata potrà portare a definire quali spese possono essere tagliate. Se, ad esempio, entrambi i partner sono iscritti agli stessi servizi a pagamento, gli abbonamenti di uno dei due potranno tranquillamente essere soppressi; inoltre, queste valutazioni potrebbero anche portare alla decisione di ridurre il numero di sottoscrizioni attive, limitandosi alle piattaforme più utilizzate.

Molto probabilmente questo processo porterà i membri della coppia a rinunciare a qualche piccolo sfizio personale: per evitare contrasti, è consigliabile che ognuno si renda disponibile a sacrificare le spese non necessarie, evitando di porre tutte le privazioni a carico di un solo partner.

Dalla discussione emergeranno alcune uscite che sono inevitabili, pur con tutta la buona volontà del mondo: l’affitto, la rata del mutuo, le bollette, la spesa alimentare. Secondo una teoria finanziaria sviluppata dall’economista e senatrice statunitense Elizabeth Warren, a queste voci di spesa dovrebbe essere dedicato circa il 50% del reddito mensile della famiglia. Un ulteriore 30% andrebbe invece destinato allo svago e alle spese voluttuarie (pasti fuori casa, abbigliamento, vacanze, attività sportiva). Il restante 20%, infine, dovrebbe essere risparmiato per la realizzazione di progetti futuri. Questa strategia, nota come regola del 50-30-20, è un’ottima guida per gestire le finanze della coppia in maniera razionale.

Definire gli obiettivi di coppia a breve, medio e lungo termine

Risparmiare significa rinunciare al soddisfacimento immediato di alcuni piccoli desideri e bisogni. È inutile sottolineare che queste rinunce sono accettabili soltanto in vista di obiettivi futuri più grandi e appaganti. Comprare una nuova casa o ristrutturare quella in cui già vivete, avere un figlio, avviare un’attività famigliare, comprare una nuova macchina,regalarsi una crociera attorno al mondo, investire i risparmi in borsa per combattere l’inflazione e generare una rendita passiva: sono tutti esempi di progetti che una coppia potrebbe coltivare. In realtà, la natura dell’obiettivo non è particolarmente rilevante: quello che importa è che esso sia condiviso da entrambi i partner, in modo tale che tutti e due siano incentivati a cooperare per raggiungerlo.

Una volta definiti i progetti di coppia, occorrerà stilare una scala di priorità e definire quanta parte del budget destinare a ciascuno di essi. Alcuni esperti consigliano di utilizzare conti o wallet digitali separati per ciascun progetto. Questi strumenti hanno però dei costi di gestione, talvolta piuttosto elevati: pare quindi più saggio depositare i risparmi su un unico conto (possibilmente cointestato) e utilizzare un semplice foglio Excel per tenere la contabilità di ogni singolo obiettivo.

Contribuire alle spese in modo equo

Ad uno sguardo superficiale, potrebbe sembrare logico che ogni partner contribuisca alle spese della famiglia in egual misura. In realtà, però, questo modello è applicabile solo quando le due parti della coppia hanno un reddito mensile molto simile. Se invece uno dei due guadagna molto più dell’altro, è evidente che il primo dovrà farsi carico della maggior parte delle spese.

Se in famiglia è presente un unico conto corrente, in realtà, questi ragionamenti non saranno necessari: tutte le entrate e tutte le uscite transiteranno, inevitabilmente, sullo stesso portafoglio. Se invece i partner hanno conti separati, sarà necessario definire un sistema per gestire le uscite in modo equo, in base al reddito di ciascuno. Alcune coppie mettono in piedi complessi sistemi di contabilità per suddividersi ogni spesa fino all’ultimo centesimo, ma si tratta di un metodo farraginoso e poco pratico. Un modo molto più immediato per gestire le uscite consiste nell’assegnare ad ogni partner una categoria specifica di spesa: ad esempio, il coniuge con lo stipendio più alto potrebbe farsi carico del mutuo e della spesa alimentare, mentre l’altra metà della coppia potrebbe occuparsi del pagamento delle bollette.

Essere flessibili: nessuna strategia è perfetta!

Qualsiasi sia la vostra strategia di gestione delle finanze famigliari, siate pronti a modificarla, all’occorrenza anche a stravolgerla! Il modello che oggi pare più funzionale potrebbe rivelarsi totalmente inadeguato nel giro di pochi anni o anche solo di pochi mesi. L’arrivo di un figlio, la perdita di una fonte di reddito, una promozione lavorativa o una grossa spesa imprevista possono modificare radicalmente gli equilibri finanziari della coppia.

Per non farvi trovare impreparati, dovete essere pronti a rivisitare periodicamente il vostro budget, ricalibrandolo alle nuove esigenze e adattandolo all’evoluzione della vostra famiglia. Talvolta, a seguito di queste rimodulazioni occorrerà rivedere anche la tempistica per il raggiungimento degli obiettivi condivisi; riporre nuovamente qualche sogno nel cassetto, anche solo temporaneamente, è una scelta dolorosa ma a volte necessaria. Nei momenti in cui il budget a disposizione si riduce e la crescita economica della famiglia conosce una battuta d’arresto, il consenso e l’armonia tra le due metà della coppia è più importante che mai. La fiducia e l’amore reciproco permettono infatti di superare le difficoltà e di trovare risorse inaspettate per continuare a lottare per costruire insieme il futuro che si desidera.

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