La migliore strategia per risparmiare un terzo dello stipendio

Sin dalla più tenera età, genitori e nonni insegnano ai bambini italiani l’arte della parsimonia e il valore del denaro: forse è proprio questo il motivo per cui il risparmio è uno dei tanti campi in cui i nostri connazionali eccellono.

Ma perché è importante mettere da parte denaro per il futuro? Chi è più avanti con gli anni potrebbe avvertire l’esigenza di accumulare un gruzzoletto per integrare la pensione negli anni della vecchiaia. Per i più giovani, risparmiare è indispensabile per poter realizzare alcuni importanti obiettivi: comprare (o ristrutturare) casa, organizzare un matrimonio o prepararsi all’arrivo di un figlio.

Avere una piccola somma di denaro a disposizione consente inoltre di affrontare con relativa tranquillità alcune spese impreviste, come i guasti alla macchina o la necessità di ricorrere a cure dentistiche. Mettere da parte un piccolo capitale, infine, è indispensabile per poter trasformare in realtà qualche piccolo o grande sogno nel cassetto: regalarsi una vacanza da urlo, avviare un’attività in proprio, cercare di fare fortuna con gli investimenti in borsa.

Come risparmiare un terzo dello stipendio

Un noto approccio alla gestione della finanze domestiche si basa sulla cosiddetta regola del 50-30-20 e secondo questa impostazione:

  1. il 50% delle entrate mensili va destinato alle spese fisse e necessarie (bollette, mutuo o affitto, cibo, assicurazioni)
  2. il 30% allo svago
  3. il 20% al risparmio e all’estinzione dei debiti

Seguendo questo approccio, una famiglia con un reddito mensile di 3.000 € potrebbe arrivare a mettere da parte 600 € al mese (ossia, oltre 7.000 € l’anno). Se però le entrate sono più moderate o discontinue nel tempo, risparmiare solo un quinto dello stipendio potrebbe non essere sufficiente per accumulare il denaro che occorre per garantirsi la stabilità finanziaria in futuro. Un nucleo con un reddito di 1.000 € mensili, ad esempio, riuscirebbe a risparmiare solo 200 € al mese, ossia 2.400 € all’anno: una cifra troppo modesta per poter mettere in cantiere progetti importanti. In questi casi, è consigliabile riadattare il piano di gestione del denaro, arrivando a mettere da parte il 30% dello stipendio.

Può sembrare impossibile, ma applicando alcuni semplici accorgimenti è molto più semplice di quanto si possa immaginare.

Risparmiare un terzo dello stipendio: consigli pratici

Molti consumatori non hanno alcuna idea né di quanto spendono né di come lo fanno. Il primo step per pianificare la gestione del proprio reddito consiste nell’analizzare le spese familiari. Per semplificare questo compito, è consigliabile suddividere le uscite in categorie (ad esempio: spesa alimentare, carburante, svago, bollette, abbonamenti, e così via) ed analizzare gli importi spesi per ciascuna di esse. I portali di home banking di molti istituti di credito mettono a disposizione dei loro clienti tool appositi per svolgere questo genere di analisi; in mancanza di questi strumenti, sarà indispensabile creare un foglio Excel per analizzare le voci di uscita.

Da questo genere di attività spesso emergono spese inutili e sprechi, che è possibile limare per aumentare la percentuale di stipendio da destinare al risparmio. Tra le uscite necessarie, ad esempio, potrebbe essere possibile ridimensionare le seguenti voci di spesa:

  • utenze di elettricità, gas e telefono: per pigrizia o per abitudine, spesso si continua a utilizzare lo stesso fornitore per anni, senza badare all’andamento della tariffa. Nella maggior parte dei casi, però, cambiare operatore di frequente permette di sfruttare offerte molto vantaggiose e di risparmiare un bel po’ di soldi sulle bollette;
  • polizze assicurative: anche in questo caso, molti consumatori tendono a rimanere fedeli alla stessa compagnia per anni, talvolta rinnovando coperture ridondanti e inutili. Per risparmiare, in occasione dei rinnovi è consigliabile richiedere preventivi a più compagnie, incluse quelle operanti esclusivamente online: ci si potrebbe imbattere in occasioni da non perdere. Inoltre, è buona norma rivedere ogni anno il pacchetto di coperture incluse nelle polizze, eliminando quelle non strettamente necessarie;
  • mutuo: se il contratto è stato stipulato in un periodo in cui i tassi di interesse erano elevati, potrebbe essere vantaggioso ricontrattare le condizioni con la banca concedente, oppure contattare altri istituti di credito per richiedere informazioni per un’eventuale surroga. Diminuendo i tassi di interesse anche solo di mezzo punto percentuale, si possono risparmiare centinaia di euro ogni anno;
  • finanziamenti e pagamenti rateali: questo è un tasto particolarmente dolente, dal momento che molte famiglie sperperano gran parte del loro reddito nel pagare una serie infinita di micro-prestiti contratti per acquistare gli oggetti più disparati. Dal momento che gli importi da restituire sono generalmente contenuti, il miglior approccio è quello di estinguere al più presto questi debiti o consolidarli: verranno così eliminati tanti piccoli addebiti periodici, liberando ogni mese decine o centinaia di euro da destinare al risparmio. Una

Anche le spese voluttuarie possono essere ridimensionate, senza per questo rinunciare ai piaceri della vita. In particolare, si consiglia di:

  • razionalizzare gli abbonamenti a servizi on-demand: ormai, in tutte le case sono attivi decine di abbonamenti: piattaforme di streaming video, contenitori musicali, player di audiolibri. Ognuno di questi servizi ha un costo e la somma dei vari canoni può raggiungere cifre irragionevoli. Sfoltire il numero di abbonamenti attivi, mantenendo soltanto le piattaforme più amate, è un ottima strategia per abbattere le spese inutili;
  • limitare gli acquisti di prodotti firmati: a tutti piacciono i vestiti griffati e gli accessori costosi… ma non tutti possono permetterseli! In commercio esistono capi di abbigliamento, borse, calzature e cinture di ottima fattura e a costo contenuto: sono ottime alternative ai capi di marca e permettono di rinnovare l’armadio con una spesa accettabile. Questo non significa rinunciare tout-court ai brand preferiti: i saldi e le offerte speciali sono il momento ideale per regalarsi abiti e scarpe firmati senza spendere un capitale!
  • ridurre i pasti fuori casa: le cenette al ristorante, i pranzi di lavoro e gli aperitivi sono occasioni conviviali divertenti, ma costano cari. Riducendone la frequenza, si risparmiano un sacco di soldi, che potranno essere destinati a progetti ancora più gratificanti;
  • avere cura del proprio benessere: parlando di spese sostanziose, a molti verrà forse in mente l’abbonamento alla palestra. Ecco, quella è un’uscita che non andrebbe eliminata: prendersi cura del proprio corpo e della propria salute non è un costo, ma un investimento per il futuro. L’attività fisica, infatti, previene molti disturbi e numerose malattia la cui cura presenterebbe un conto molto più salato.

Risparmio: questione di razionalizzazione, non di rinunce

Una volta messi in pratica i nostri consigli, ogni famiglia si troverà probabilmente con centinaia di euro in più a disposizione, ogni mese. A questo punto, non resta che attenersi alla strategia messa a punto, evitando gli sprechi e accumulando ogni mese un piccolo gruzzoletto che, nel giro di qualche anno, sarà un vero e proprio capitale.

La chiave per non perdersi d’animo lungo il percorso consiste nell’individuare tattiche semplici e veloci per gestire il proprio denaro. Vi sconsigliamo quindi di registrare ogni singola entrata o uscita su fogli di calcolo o applicazioni: questo approccio richiede troppo tempo ed è la ricetta perfetta per il fallimento.

Inoltre, per evitare di essere colti dalla tentazione di gettare la spugna, ricordate che la strategia che individuerete non deve comportare troppe restrizioni al vostro stile di vita: limitare gli sprechi e le spese inutili non significa votarsi ad una vita di privazioni e rinunce.

Lascia un commento