Da qualche anno in Italia è stata istituita una forma di aiuto ai cittadini meno abbienti: il reddito di cittadinanza. Questo aiuto dovrebbe essere uno strumento tampone nell’attesa che si trovi un lavoro o comunque un’entrata al mese stabile.
Proprio in vista del fatto che si sostituisce in un certo qual modo allo stipendio, sorge spontaneo domandarsi se con il reddito di cittadinanza sia possibile attivare un prestito. Di seguito troverai una guida che spiega se si può e come fare per chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza.
Precisazioni preventive sul prestito con reddito di cittadinanza
Prima di entrare nel vivo del discorso è importante fare delle opportune precisazioni in merito a questa forma di reddito di inclusione.
Quando parliamo di reddito di cittadinanza intendiamo un sussidio economico rivolto a coloro che non hanno lavoro e che vivono al di sotto della soglia di povertà. In base alla condizione reddituale della propria famiglia, lo stato eroga il RDC in proporzioni e somme differenti, e va da un minimo di 780 euro fino a un massimo di 1.536 euro.
Si chiama reddito di cittadinanza ma sostanzialmente non lo si può paragonare ad uno stipendio: è un sussidio e in quanto tale, oggi c’è domani chissà… Per questo motivo NON lo si può considerare come forma definitiva di garanzia per richiedere un prestito.
ALTt: questo non vuol dire che essendo solo percettori di reddito di cittadinanza non si possa ottenere un finanziamento. Anzi, presentando delle garanzie alternative, in mancanza di un contratto tipico, è possibile con RDC accedere ad una somma erogata dalle banche. Tra le forme di garanzie accessorie che si possono dimostrare, troviamo:
- La presenza di un garante, atto a sopperire alle mancanze del debitore in caso di inadempienza. A sua volta il garante deve essere detentore di forme reddituali certe, attestanti attraverso documenti come ad esempio busta paga, cedolino della pensione o comunque reddito di cittadinanza;
- Essere percettori del canone di affitto di un immobile di proprietà (sia esso box, negozio, casa e così via). Ovviamente si precisa che la somma percepita come canone di affitto non deve essere tale che vada ad inficiare la legittimità del sussidio di cittadinanza che, in tal caso, verrebbe revocato.
In merito al discorso del garante, è importante precisare che non tutti sarebbero disposti ad assumersi la responsabilità di essere tali. Per cui chi possiede il reddito di cittadinanza, deve sapere che per richiedere il finanziamento esiste un’altra garanzia da fornire alla banca, ovvero il prestito ipotecario. Se possiede qualcosa di proprietà, il detentore del RDC può usare un’abitazione o un terreno, per applicare l’ipoteca, condizione questa atta a consentire alla banca di rifarsi sul bene in questione, battendolo all’asta al fine di rientrare della somma non ancora rientrata.
Per coloro che sono in possesso di questi requisiti appena elencati in concomitanza del reddito di cittadinanza, è possibile avanzare richiesta alla banca di un prestito. Ovviamente il requisito di base è che il percettore del sussidio si ritrovi in una posizione fiscale simile a quella del disoccupato che percepisce una piccola entrata per campare.
Detto quanto, è importante precisare che oltre quelli appena indicati come requisiti essenziali al fine di poter chiedere un prestito con il reddito di cittadinanza, ce ne sono altri richiesti, che sono quelli di default richiesti per ottenere un qualsiasi tipo di finanziamento. Tra questi ricordiamo:
- Il compimento del diciottesimo anno di età
- Età massima consentita, che va tra i 75 e gli 80 anni
Quali sono i documenti da presentare per la domanda di prestito con reddito di cittadinanza
Per richiedere un prestito con reddito di cittadinanza ci sono dei documenti da produrre che sono gli stessi per ogni tipo di prestito e si dividono in fiscali e reddituali.
Per quanto attiene alla documentazione fiscale, essa serve a dimostrare identità e posizione del richiedente del finanziamento, invece per quanto attiene alla documentazione reddituale serve a dimostrare la propria condizione economica.
La documentazione da produrre è la seguente:
- Documento di riconoscimento in corso di validità, come patente e carta d’identità, nonché codice fiscale (se si è cittadini UE serve anche il certificato di residenza, mentre per i cittadini extracomunitari occorre il certificato di soggiorno);
- Ultima busta paga per i lavoratori dipendenti, ultimo cedolino della pensione in caso di pensionati (se si è invece lavoratori autonomi, è necessaria l’ultima dichiarazione dei redditi 730 o Modello Unico). Si precisa altresì che questa tipologia di documentazione è da produrre solo nel caso ci sia il garante nel prestito;
- Il detentore di reddito di cittadinanza per richiedere il prestito deve presentare la documentazione relativa alla posizione fiscale e al sussidio percepito.
Alcuni istituti di credito che cercano una ulteriore sicurezza, potrebbero chiedere al cliente altra documentazione, con lo scopo di certificare con un certo margine di approfondimento la posizione del titolare del prestito e dell’eventuale garante.
Le rate per i prestiti con il reddito di cittadinanza
Sorge spontaneo domandarsi come fare a calcolare le rate per un prestito erogato a chi possiede il reddito di cittadinanza.
Il modo più semplice è sicuramente utilizzare il nostro CALCOLATORE ONLINE DI RATA PRESTITO raggiungibile cliccando qui: Calcolare Prestito con TAN e TAEG
In ogni caso le regole di calcolo sono le medesime di un prestito tradizionale. L’importo mensile da versare viene influenzato da una serie di fattori che cambia in base al caso concreto, e che va ad inficiare sul canone. Si ricorda che tra questi fattori ci sono la banca o all’istituto di credito a cui ci si affida, e la tipologia di tassi di interesse applicati, quali TAN (Tasso Annuale Nominale) e TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale).
Si può ottenere un finanziamento europeo con il reddito di cittadinanza?
Il reddito di cittadinanza è una forma di aiuto statale che muove non poche polemiche, eppure non si considera che in molti stati europei fosse già attivo in forme differenti da molti anni prima che anche l’Italia si uniformasse allo stesso.
In genere, il RDC italiano ha un importo medio che si aggira intorno allo stipendio tipico di un dipendente, contrariamente a quanto invece accade in Europa dove si erogano anche aiuti di valore molto più alto. Al di là di questo comunque, è una forma di sussidio fondamentale per molte famiglie che versano in critiche situazioni di difficoltà economica. Tale aiuto tuttavia spesso non basta a consentire a chi lo possiede di realizzare progetti di vario tipo. Anche per questo, nonostante le numerose difficoltà, è stata data la possibilità di erogazione del prestito personale anche a coloro che possiedono il reddito di cittadinanza come garanzia.
Questo permette anche di accedere ai finanziamenti tipici dell’Unione europea, ovvero a quei sussidi che rientrano nel programma di aiuti creato per consentire il raggiungimento di scopi e progetti. Possono accedere a questa somma particolare moltissime categorie di soggetti, come giovani, agricoltori, ricercatori, enti pubblici, imprese e così via. Se il bando in questione non prevede requisiti particolari, è possibile anche avanzare la richiesta di prestito europeo sulla sola base del reddito di cittadinanza. Basta essere in possesso di tutti i requisiti indicati e seguire la procedura spiegata nel bando stesso.
CalcolarePrestito è un calcolatore di piano di ammortamento di prestiti: la nostra missione è fornire al consumatore uno strumento veloce e chiaro per le simulazioni di prestito.
Con i nostri articoli indipendenti inoltre aiutiamo i consumatori a comprendere il mondo dei prestiti e dei finanziamenti.